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Belcastro
Nell'antica Grecia l'olio era considerato un albero sacro. Per i romani era simbolo insigne per uomini illustri. Per i Giudei era simbolo della giustizia e della sapienza. Nella religione cristiana la pianta dell ulivo ha una vasta gamma di simbologie, dal simbolo della pace a quello della rinascita. Ambedue i simboli sono celebrati nella festa cristiana nel giorno delle Palme. L'olio d'oliva usato nella liturgia cristiana prende il nome di CRISMA.
Gli ulivi si coltivano in Calabria da tempi antichi importati dai Gregi. Successivamente i Romani perfezionarono le tecniche di colture, consentendo la diffusione della pianta in tutta la penisola. L Italia è il secondo paese produttori d'olio al mondo. La Calabria è il secondo produttore nazionale d'olio d'oliva coprendro circa un terzo dellla produzione nazionale.
La particolare collocazione geografica della Calabria, estremo lembo della penisola italiana fa si che questa regione rappresenti un territorio olivicolo di estrema importanza. Le antichissime tradizioni colturale dell olivo in questa regione, la sua ampia area di diffusione e il probabile incrocio in epoca più o meno remota, tra i diversi genotipi hanno favorito la nascita di diverse varietà. Alcune di queste come la carolea sono coltivate su tutto il territorio regionale e da Catanzaro da cui a preso l origine, si è progressivamente diffusa in altri ambienti olivicoli, tanto da risultare oggi la varietà piu coltivata in Calabria.
La nostra Azienda nasce e cresce nelle campagne di BELASTRO, cittadina della provincia di Catanzaro. La posizione del paese permette di vagare tra mare e montagna in pochi minuti. L'abitato di Belcastro sorge su uno sperone roccioso, la cui sommità si staglia il castello medievale, in stile normanno, dei conti d'Aquino. Numerose le chiese di varie epoche. La struttura edilizia è quella tipica del borgo medievale.
BELCASTRO fu anche sede vescovile dal IX secolo fino al 1818. Sul fianco sinistro del paese si distende ubertosa e ricca di uliveti la Valle del "Nasari" affluente del fiume Crocchio. A tale quadretto collinare si aggiunge quello della Marina, che va a perdersi incontaminata nel mare Jonio, lasciandosi dietro un ampia spiaggia dalla sabbia chiara e sottilissima.